martedì 23 ottobre 2012

L'origine del sorriso: Spigolature intervista Andrea Tintori

Area di scavo in Cina medirionale, coordinata da Andrea Tintori

In occasione della scoperta diffusa da Nature, relativa all'ipotetica “nascita del sorriso”, Spigolature Scientifiche ha avuto l'occasione di intervistare uno dei più importanti paleontologi italiani, Andrea Tintori, docente presso l'Università degli Studi di Milano. Attualmente Tintori si trova in Cina per lo studio di un pesce volante risalente a 240 milioni di anni fa.
Possiamo realmente dire di avere scoperto le origini del sorriso?
I denti in realtà compaiono già nel siluriano, almeno quando fanno la loro comparsa gli attinotterigi (pesci ossei) e i condritti (classe di pesci comprendente oltre 1100 specie diverse fra cui squali e razze): anche se i placodermi sono più 'primitivi' evidentemente non inventano nulla. D'altra parte l'evoluzione è piena di convergenze adattative. E volendosi attenere a questo studio, non sono i primi denti segnalati nei placodermi.
La nuova ricerca scardina l'ipotesi delle cosiddette 'piastre gnatali'?
Credo si debba aspettare a scardinare vecchi modelli. È probabile che i nuovi metodi di indagine chiariscano la situazione in molti altri generi, ma non credo si debbano buttare gli gnatali nel cestino.
Cos'hanno ancora di interessante da raccontarci i placodermi sulle nostre origini?
Dipende cosa si intende per nostre origini: mammiferi, tetrapodi, vertebrati? Come tutti i gruppi che hanno avuto un grande successo, ma si sono estinti, incuriosiscono molto, i pochi specialisti di pesci che riescono a sopravvivere in un mondo dominato dai dinosaurologi... Penso che i placodermi rimarranno comunque in una 'nicchia' costituendo un ramo laterale del grande albero dell'evoluzione.
Come proseguono gli scavi in Cina?
Ci stiamo occupando di un pesce volante vissuto 240 milioni di anni fa. Interessante sarebbe capire come mai i pesci volanti ricompaiono in un gruppo molto diverso (gli attuali teleostei) 200 milioni di anni dopo l'esistenza degli animali da noi presi in esame. Questi sono i veri misteri dell'evoluzione... alla faccia dei creazionisti! 

Il professore con alcuni studenti

Chi è Andrea Tintori: 

Nato a Milano il 4 marzo 1953 e residente a Malgrate, è Professore Ordinario di Paleontologia presso il Dipartimento di Scienze della Terra 'A. Desio' dell'Università degli Studi di Milano dal 2001.  Docente di Paleontologia dal 1991, insegna attualmente nel corso di laurea triennale in Scienze Naturali e nella laurea specialistica in Paleobiologia e Storia della Vita. La sua attività di ricerca verte soprattutto sui Vertebrati Fossili del Triassico Italiano e Svizzero ai quali recentemente si è aggiunto materiale cinese scavato in collaborazione con l'Università di Pechino nella Provincia del Guizhou (Cina meridionale). E' responsabile di numerosi scavi paleontologici sia in Italia che in Svizzera e si occupa anche di alcuni piccoli musei locali cercando di rendere accessibili al pubblico le notevoli scoperte scientifiche di questi ultimi anni. Sovraintende la parte scientifica anche del dossier per l'inserimento della parte italiana del compartimento paleontologico del Monte San Giorgio (Besano, VA) nel Patrimonio mondiale dell'Umanità, dopo che già la parte svizzera è stata inserita nel 2003. Coordina altresì un piccolo gruppo di ricerca sui pesci mesozoici che comprende specialisti in modo da coprire la maggior parte delle necessità relative alle principali faune fossili a vertebrati del Mesozoico italiano: si tratta dell'unico gruppo italiano che lavora con continuità su tali argomenti e uno dei pochissimi al mondo. Ha partecipato anche a diverse spedizioni extraeuropee in Himalaya (India e Nepal), Karakorum (Pakistan), Montagne Rocciose (Canada), Sultanato dell'Oman (Penisola Arabica), Cina Meridonale, occupandosi sia di pesci che di vari gruppi di invertebrati. E' stato finora autore di circa 100 articoli scientifici. E' attualmente Presidente della Società Italiana di paleontologia per la quale ha organizzato nel 2007 il convegno annuale a Barzio in Valsassina presso la sede del Parco regionale della Grigna Settentrionale, ente che finanzia anche le nuove campagne di scavo nel Triassico medio della Formazione di Buchenstein.

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