martedì 30 agosto 2011

2031, primo contatto alieno



Ogni tot i russi tornano con una delle loro sparate, che anche a noi, tutto sommato, non dispiace cavalcare. L'ultima riguarda uno degli argomenti (pseudo)scientifici più controversi: la scoperta degli extraterrestri. Stando infatti alle indiscrezioni fornite da Andrei Finkelstein, direttore dell'Istituto di Astronomia Applicata presso l'Accademia Russa delle Scienze, incontreremo ufficialmente gli alieni entro il 2031. “La genesi della vita è inevitabile come la formazione di atomi”, dice lo studioso. “La vita esiste sui pianeti e lo scopriremo entro 20 anni”. Lo scienziato è arrivato a queste conclusioni constatando che il 10% dei pianeti conosciuti intorno alle stelle della Via Lattea, è simile alla Terra, e dunque potenzialmente in grado di ospitare vita, anche evoluta: Finkelstein azzarda che gli alieni possano essere molto simili agli umani, caratterizzati quindi da due braccia, due gambe e una testa. “Possono avere diverso colore di pelle, ma anche noi lo abbiamo”, ha replicato. L’Istituto di Finkelstein guida un programma lanciato negli anni ’60 nel periodo della corsa allo spazio innescatesi durante la Guerra Fredda, con lo scopo di inviare segnali radio nello spazio esterno. “Per tutto il tempo in cui abbiamo cercato civilizzazioni extraterrestri, abbiamo principalmente atteso messaggi dallo spazio e non viceversa”, ha commentato Finkelstein, sottolineando la necessità di muoverci noi in prima persona per ottenere un primo contatto alieno. Anche la NASA ogni tanto torna a sperare nella possibilità di incontrare entro breve civiltà aliene. Lo dimostra l'enfasi con cui vengono diramate le notizie riguardanti la scoperta di forme di vita riconducibili ad altri pianeti. Qualche mese fa, per esempio, è stato pubblicato l'annuncio del ritrovamento di un batterio fossile all'interno di un meteorite. Mentre s'è appurato che è possibile risalire a forme di vita con un DNA del tutto diverso dal nostro: la scoperta riguarda un microrganismo in grado di vivere in situazioni estreme, cioè nell'arsenico. L'argomento come al solito va preso con le pinze, poiché è noto che in tema di ET tutti tendano a “spararla grossa”. In alcuni casi si è arrivato addirittura a ipotizzare che gli extraterrestri siano già fra noi. Ne è convinta l'autrice del blog “Noi e gli extraterrestri” che sostiene di avere avuto esperienze di contatto dirette con gli alieni, i quali starebbero influenzando l'evoluzione della coscienza umana per cercare di portarla a un livello superiore.

Una scena del film ET

RAZZE ALIENE (da Brad Steiger, 1980) 
ALFA
Sono umanoidi alti fra i 50 cm e il metro e mezzo, con crani assai sviluppati, pelle bianca o grigia, assenza di peli, nasi piatti, occhi lunghi e ovali neri (o protetti da speciali lenti scure), bocche a fessura senza labbra. Sono comunemente denominati "Grigi", questi alieni sono esili, con arti allungati e un numero di dita che varia da tre a sei, secondo le diverse relazioni di incontro.
BETA
Denominati Fratelli dello Spazio, identificati dai contattisti con forme angeliche scese sulla Terra per riportare l’umanità nell’amore universale. Secondo alcuni, Cristo sarebbe stato un alieno di tipo beta. Il loro aspetto è simile al nostro, ma sono tutti bellissimi, alti, quasi sempre biondi con gli occhi chiari.
BETA II
Sono umanoidi dalla pelle olivastra e gli occhi a mandorla, ambigui, selvaggi e oscuri, sono i nemici naturali dei beta. Alcuni studiosi li hanno ribattezzati MIB (Men in Black, Uomini in Nero).
BETA F
Sono creature spirituali, dotate di aura intorno al corpo o di un'alone luminoso intorno al capo, che appaiono ai mistici e ai sensitivi e scambiati talora per la Vergine Maria o Santi vari.
GAMMA I
Sono umanoidi conosciuti da lungo tempo sul nostro pianeta; di loro sono piene le leggende di tutti i popoli. Yeti, Bigfoot, Gremlins, Critters...
DELTA I
Sono alieni non umanoidi, ma simili a insetti, rettili, anfibi, pipistrelli oppure mostri dagli aspetti orribili.

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