giovedì 16 giugno 2011

Il primo contatto con E.T.


Richard Hoover (1943) è un astrobiologo della NASA, autore di 33 volumi di divulgazione scientifica. Nel 1997 ha affermato per la prima volta l'esistenza di forme di vita extraterrestre. Nel 2009 è stato premiato dalla SPIE – società specializzata in fotonica - con la Gold Medal of the Society.

Marzo 11, Journal of Cosmology
HA APPURATO LA PRESENZA DI CIANOBATTERI ALL'INTERNO DI METEORITI CLASSIFICATI COME CONDRITI CARBONACEE.
È straordinario che, sebbene molti batteri assomiglino a generiche specie terrestri, ce ne siano altri che sono completamente alieni. Né io né gli altri esperti con cui ho condotto le ricerche abbiamo qualche idea su che cosa queste creature possano essere.
ALCUNI BATTERI ESAMINATI MANCHEREBBERO DI AZOTO E QUESTO FAREBBE PENSARE A UNA CRESCITA DEL BATTERIO AL DI LÀ DEI CONFINI DEL NOSTRO PIANETA.
Potrebbero, infatti, essere i resti di forme di vita extraterrestri sviluppatesi sulle meteoriti quand’era presente acqua allo stato liquido, molto prima che entrassero nell’atmosfera terrestre.
SI POSSONO AVANZARE DELLE IPOTESI SULL'ESISTENZA DI CIVILTÀ ALIENE?
Credo che questi ritrovamenti indichino che la vita non è limitata alla Terra, ma sia largamente distribuita, anche al di fuori del sistema solare.

Aprile 11, FoxNews
DOPO QUESTA SCOPERTA, QUALI SONO LE PROSPETTIVE FUTURE NEL CAMPO DELLA RICERCA DI FORME DI VITA EXTRATERESTRI?
Le prospettive sono ampissime e inimmaginabili. È un campo ancora tutto da esplorare, benché molti scienziati storcano il naso. Stiamo parlando, infatti, di esseri viventi che non sono ancora stati classificati ufficialmente.

Marzo 11, huffingtonpost.com
LA SUA TESI OFFRE NUOVI SPUNTI A FAVORE DELLA COSIDDETTA TEORIA DELLA PANSPERMIA, SECONDO LA QUALE LA VITA TERRESTRE POTREBBE AVERE AVUTO ORIGINE NELLO SPAZIO.
La panspermia suggerisce che le rocce spaziali possano aver diffuso la vita su differenti pianeti. Ma questo non significa, comunque, poter spiegare come si siano sviluppate le prime forme di vita terrestri.

Luglio 10, nasa.gov
COSA INTENDIAMO ESATTAMENTE PER BATTERI ESTREMOFILI? POSSONO ESSERE CONSIDERATI ALIENI?
Sono organismi che vivono in ambienti giudicati dall'uomo totalmente inospitali, habitat molto freddi o molto caldi, presenti in prossimità di vulcani o ghiacciai. Possono sorgere anche in corrispondenza di acque fortemente alcaline o acide. E dare ospitalità a batteri che vivono addirittura in assenza di ossigeno.
QUESTI BATTERI POSSONO VIVERE ANCHE SU TITANO?
Non sappiamo granché di Titano per poter affermare con certezza una tesi del genere. Questa meravigliosa luna di Saturno ha ancora molto da dirci, soprattutto dobbiamo capire se è presente l'acqua, indispensabile alla vita.
MARTE?
Su Marte, invece, ci sono più possibilità. Abbiamo, infatti, numerose prove a favore dell'esistenza di notevoli quantità di acqua, almeno in epoca passata. Ancora oggi degli strati di permafrost potrebbero nascondere interessanti verità.
È POSSIBILE LA VITA IN UN BUCO NERO?
Allo stato attuale delle conoscenze mi sembra una cosa impossibile. Le macromolecole e le sostanze che le costituiscono - aminoacidi, proteine, carboidrati, DNA, RNA ed enzimi – non potrebbero sopportare i parametri fisici che lo rappresentano.
QUALI SONO GLI ANIMALI PIÙ PICCOLI DEL SISTEMA SOLARE?
Per ora conosciamo solo animali terrestri. I più piccoli sono i protozoi. Sono caratterizzati da corpi unicellulari, di dimensione dell'ordine del micrometro. Sono i primi organismi a essersi sviluppati sul pianeta.

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