venerdì 8 aprile 2011

Vicini alla particella di Dio

L'acceleratore Tevatron
Una nuova particella elementare è stata scoperta dall'acceleratore Tevatron, in funzione da più di vent'anni presso il Fermilab di Chicago (e destinato alla pensione dall'autunno). Si tratta di una particella mai individuata prima, che potrebbe aprire le porte alla fantomatica “particella di Dio”, il bosone di Higgs. Rispetto a quest'ultima è più pesante, ma anch'essa potrebbe portare all'identificazione di una nuova forza della natura da affiancare a gravità ed elettromagnetismo. Il confronto fra le due particelle è inevitabile: s'è, infatti, visto che il risultato ottenuto era compreso in un intervallo di energia (140-150 Gev) simile a quello dove si cerca Higgs (118-180 Gev). Secondo Alberto Annovi, un giovane fisico che lavora ai Laboratori Nazionali di Frascati, “il segnale rivelato non è una fluttuazione statistica, ma un vero segnale. La probabilità che sia un segnale finto è dello 0,76 per mille”. L'argomento ha scosso non poco l'ambiente scientifico, tanto che alcuni scienziati la ritengono la più grande scoperta fisica fatta negli ultimi cinquant'anni. Il presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Roberto Petronzio, dice che “non è strano che alla fine della carriera gli acceleratori diano i risultati più interessanti. È anche vero, però, che a fine vita i ricercatori hanno un'enorme capacità di vedere anche segnali molto piccoli e di lavorare su una grande statistica”. Intanto i fisici del Tevatron hanno affermato che è già stata presentata una proposta per prolungare l'attività della macchina.

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