lunedì 11 ottobre 2010

Frammenti di 'vita' su Titano

Le caratteristiche chimiche di Titano potrebbero essere simili a quelle che contraddistinsero la Terra poco prima che si sviluppasse la vita. Lo rivela uno studio effettuato dagli esperti dell'University of Arizona. I ricercatori hanno simulato al computer i processi chimici che avvengono nell'atmosfera di Titano scoprendo la presenza di cinque basi nucleotidiche: citosina, guanina, adenina, timina e uracile. In più sono stati individuati due piccoli amminoacidi, glicina e alanina. Alla luce di questi risultati gli scienziati sono concordi nel dire che Titano potrebbe ospitare molecole prebiotiche e che, verosimilmente, anche sulla Terra miliardi di anni fa, i “mattoni” della vita non ebbero origine dal famoso “brodo primordiale”, ma da molecole atmosferiche. «Ancora oggi l'atmosfera di Titano è riconducibile alla nostra», rivela Sarah Horst dell'University of Arizona. «Il satellite viene peraltro da tempo soprannominato 'Terra congelata', riferendosi proprio alle caratteristiche che contrassegnarono il nostro pianeta subito dopo la formazione». Stupisce inoltre su Titano la presenza di aerosol, assimilabile alle particelle di smog delle aree metropolitane terrestri. Sono particelle minuscole, la cui natura però non è ancora stata chiarita completamente. «Il problema è che non possiamo riprodurre correttamente al computer il dinamismo dell'atmosfera di Titano», prosegue Horst, «ma con queste simulazioni speriamo comunque di riuscire a comprendere i meccanismi chimici che portano alla genesi del misterioso aerosol». Per ora sappiamo che gli aerosol di Titano influenzano pesantemente la temperatura dell'atmosfera del satellite, provocando sbalzi termici e quindi lo sviluppo di venti e perturbazioni: le particelle di aerosol possono, infatti, agire da nuclei di condensazione e contribuire alla formazione di nubi e precipitazioni. Mentre i risultati dell'Aerosol Collector and Pyrolyser (ACP) e del gas Chromatograph Mass Spectrometer (GCMS) ci hanno consentito di evidenziare nell'atmosfera della luna saturniana la presenza di ammoniaca e acido cianidrico. Titano affascina gli astronomi dal 1655, anno in cui l'astronomo olandese Christian Huygens lo individuò per la prima volta. È il più grande satellite di Saturno, di dimensioni addirittura superiori a Mercurio. Orbita intorno a Saturno in 15 giorni e 22 ore: identico il periodo di rotazione. Gran parte delle informazioni che abbiamo di Titano derivano dall'esplorazione effettuata dalla missione euro-statunitense Cassini-Huygens. La sonda ha raggiunto Saturno il 1 luglio 2004: da essa è stato sganciato il modulo ti terra Huygens che il 14 gennaio 2005 ha raggiunto la superficie del satellite.

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