sabato 24 luglio 2010

Un terzo delle donne guadagna più degli uomini

The Times They're a changin, cantava Bob Dylan nel 1963. I tempi stanno cambiando. E ancora oggi il titolo di questa canzone è quanto mai attuale. Uno degli aspetti più curiosi della società moderna è che ormai la disparità fra uomo e donna non esiste più: i movimenti femministi e le lotte per l'equiparazione dei sessi hanno avuto successo e ora il rapporto fra mamme e papà è fortemente mutato. Al di là delle dinamiche organizzative di una famiglia - i papà che portano a spasso i bebè, e cambiano i pannolini, le mamme che escono a bere con le amiche, e gestiscono gli affari famigliari - c'è un fenomeno di tutto riguardo che sta addirittura sovvertendo la tendenza di un tempo: oggi, sempre più spesso, le mogli guadagnano più dei mariti, mettendo sovente in soggezione l'uomo che perde definitivamente il suo ruolo cardine di capo famiglia. Uno studio pubblicato in questi giorni in Inghilterra dal titolo "The Woman and Work Survey 2010" dice che circa un terzo delle donne guadagna più dell'uomo e che le entrate femminili sono frequentemente le più importanti per il reddito famigliare. Il 30% delle donne britanniche guadagna più del partner, mentre si attesta al 19% la percentuale di esponenti femminili che guadagna tanto quanto il marito; un risultato - anche in questo caso - notevole, tenuto conto del fatto che le donne che lavorano a tempo pieno prendono, in media, a parità di professione, circa il 20% in meno degli uomini. È anche una questione di mentalità. Se così non fosse difficilmente si spiegherebbe l'alta percentuale di casi in cui, addirittura, il papà fa la parte della mamma, laddove il marito cura i bambini più della moglie, perché quest'ultima lavora a tempo pieno ed è sempre fuori casa. Eppure le donne sono felicissime di questa situazione. Raramente rinuncerebbero al loro posto di lavoro. Il 50% delle mamme intervistate dice che è molto felice di poter lavorare, anche a tempo pieno. Due terzi delle donne desidera conservare il lavoro anche dopo aver messo al mondo dei figli. Solo chi ha i bimbi molto piccoli opterebbe per un part-time. Secondo gli esperti questa tendenza non è negativa. Va però accettato serenamente il fatto che ormai i rapporti uomo-donna sono cambiati, focalizzando i giusti presupposti per un nuovo modo di vivere la convivenza, basata sulla condivisione dei tanti impegni che riguardano una famiglia. "Se in una coppia la donna guadagna di più e rimane più tempo fuori casa", spiegano i ricercatori, "è giusto che sia l'uomo a prendersi più cura dei figli, facendo in pratica ciò che tradizionalmente spetterebbe a una mamma". L'argomento è stato trattato poco tempo fa anche dai tecnici del National Equality Panel. In questo caso si parla di circa il 20% delle donne che guadagna più del marito, e del 25% che prende come il partner. In Italia i dati sono leggermente differenti: da noi come sempre le mode e le tendenze cominciano a farsi vedere/sentire 3-4 anni dopo gli USA e la Gran Bretagna. Secondo l'Istat le mogli che lavorano di più e guadagno più dei mariti sono, comunque, salite all'8,9%, contro il 7,1% del 2007. Però c'è chi avverte dicendo che questa tendenza non è solo frutto della società che cambia, ma anche della crisi che incombe: "Alcune mogli che incassano più dei mariti sono semplicemente le spose dei cassintegrati e dei precari", rivela Linda Laura Sabbadini, direttore centrale dell'Istat per le indagini sulle condizioni e la qualità della vita.

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