giovedì 24 giugno 2010

Il calcetto tiene lontano l'osteoporosi


Per molti uomini è un vero sfogo settimanale e guai a toccargliela: la partita a calcetto. Ora, però, c'è anche uno studio a sottolineare l'importanza di quest'abitudine. Arriva dai ricercatori dell'Università di Copenaghen, secondo i quali la partitella a cinque è un vero e proprio antidoto contro l'osteoporosi. La malattia colpisce più frequentemente le donne, ma riguarda anche una buona fetta di uomini in là con gli anni. Lo studio danese ha messo in luce che chi gioca periodicamente a calcetto corre meno rischi di ammalarsi di questa patologia ossea. Per arrivare a queste conclusioni Peter Krustrup, a capo dello studio, ha sottoposto per alcuni mesi un gruppo di donne a un allenamento di calcio due volte alla settimana: alla fine dei test s'è visto che le giocatrici mostravano un incremento della densità ossea delle tibie e un maggiore sviluppo dei polpacci e della muscolatura. In più il ricercatore ha analizzato le caratteristiche muscolari di over 65 che avevano giocato a calcio a livello amatoriale per gran parte della vita, mettendole a confronto con quelle di trentenni, senza evidenziare differenze. In ogni caso il calcio - fino a metà anni Duemila - al primo posto nelle preferenze sportive, passa in secondo piano: adesso c'è il fitness. Un test compiuto su 24mila famiglie ha messo in luce che ginnastica, aerobica e cultura fisica, riguarda 4 milioni 320mila persone. A seguire i calciatori, 4 milioni e 152 mila e i nuotatori, con 3 milioni e 576mila praticanti. In caduta libera il tennis e gli sport invernali. Colpa della crisi?

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