martedì 4 maggio 2010

Colori e psicologia: una storia vecchia come il tempo

Alcuni preferiscono il blu, altri il verde o il rosso. Ma cosa ci porta a prediligere un colore anziché l'altro? Secondo un team di scienziati dell'University of California di Berkeley il fenomeno è frutto dell'evoluzione e delle singole emozioni suscitate da un particolare colore. Alcuni colori piacciono meno perché vengono istantaneamente associati ad aspetti poco gradevoli del vivere quotidiano. Per il esempio il marrone, difficilmente viene messo ai primi posti della classifica dei colori preferiti, perché ricorda prodotti di rifiuto del metabolismo o il cibo in decomposizione. Al contrario piace molto il blu perché ci riporta al cielo, con la sua idea di purezza e libertà. Fa molto anche l'affettività, più o meno conscia nei riguardi di oggetti o prodotti caratterizzati da tinte peculiari: per esempio gli interisti sono portati a prediligere sempre e in ogni caso il colore nero e azzurro, caratteristico della maglia del club di via Durini. Secondo gli scienziati l'atteggiamento che mostriamo nei confronti di un colore specifico influenza enormemente la nostra vita quotidiana, a partire dalle scelte che facciamo quando acquistiamo qualcosa. Ecco perché gli esperti di marketing hanno imparato a "colorare" appropriatamente determinati prodotti per far breccia nel cuore di potenziali acquirenti. In generale la "passione" per alcuni colori è comunque figlia dell'evoluzione: "Gli uomini hanno maggiori chance di sopravvivenza se sono più attratti da oggetti i cui colori sembrano buoni, e se evitano oggetti i cui colori sembrano cattivi", spiegano gli studiosi. Ogni colore, in ogni caso, ha un suo significato intrinseco, legato alla psicologia dell'uomo. Considerando gli otto colori principali si può dire che il grigio indica una persona che non intende schierarsi, farsi avanti, buttarsi; una persona "a metà strada", né introversa, né estroversa, né calma, né nervosa. Chi sceglie il blu, al contrario, è un individuo molto sensibile, interiormente ricco, bisognoso di pace e di tranquillità. Dolcezza e tenerezza sono le sue prerogative. Il verde è tipico di persone perseveranti e tenaci, convinte di sé. Ma anche bisognose di essere "valutate" e ascoltate. Il rosso esprime la forza vitale e l'energia nervosa. Chi sceglie il rosso è un tipo sanguigno, molto "fisico", lo sportivo (o il combattente) per eccellenza. Il giallo si associa alla leggerezza e alla gaiezza. È tipico di individui che vogliono fare tutto, ma che spesso non fanno niente perché presi da troppe cose assieme. Sono anche molto ambiziosi. Il violetto è amato da persone che vivono la vita con "magia". Tutto per loro è magico o lo diventa. C'è molto intuito e sensibilità nel loro modo di fare. All'estremo però ci possono anche essere irresponsabilità, esitazione e incertezza. Il marrone si può considerare una specie di incrocio fra il rosso e il giallo (bello carico). Rappresenta la necessità di essere circondati da persone fidate, che conferiscano protezione e aiuto. Infine il nero è la negazione di ogni cosa, di ogni speranza. Se il nero è l'alfa, il bianco è l'omega. Chi punta al nero rinuncia a tutto, a priori.

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