sabato 13 febbraio 2010

Boom di fumatori... anche nei locali dove le bionde sono vietate

A New York sparirono prima che altrove, in virtù di una campagna salutistica senza precedenti, ma oggi stanno ritornando alla carica: parliamo delle sigarette, contro ogni regolamento, sempre più diffuse nei locali newyorkesi. La notizia è stata divulgata dal sito eater.com. Il discorso vale soprattutto per location più alla moda, dove il consumo pubblico di nicotina è ormai all'ordine del giorno. Complici i gestori dei principali luoghi di ritrovo della metropoli, dal Lower East Side al Meat Pack District, disposti a chiudere ben più di un occhio pur di intrattenere ospiti e amici. "Le persone escono a fumare ogni quindici minuti, il via vai di clienti è incessante e rovina l'atmosfera", spiega al sito americano il responsabile di un locale che, però, vuole rimanere anonimo. "Inoltre fuori fa freddo e sempre più spesso, al di là delle ammonizioni, c'è chi fa comunque orecchie da mercante e si accende una sigaretta". A favore del ripristino del fumo nei locali, anche molti clienti che reclamano almeno uno spazio privato, mentre l'amministrazione della città non ne vuole sapere e dice che darà immediatamente battaglia ai trasgressori. In prima linea c'è Michael Bloomberg, sindaco della città ed ex fumatore, convinto che si possa partire da un incremento del prezzo delle sigarette: in questo momento un pacchetto di bionde costa più di dieci dollari (7,10 euro). In realtà questa tendenza pare colpire anche molte altre città, anche italiane. In gran parte delle discoteche del Belpaese, infatti, si fuma senza problemi, in barba ai cartelli di divieto. E il fenomeno sta coinvolgendo sempre più spesso anche i luoghi di ristoro. Ma cosa sta succedendo? Perché si sta instaurando questa nuova tendenza? La risposta è molto semplice: dopo un breve periodo di calo complessivo, ora i fumatori stanno silenziosamente crescendo sempre più e sempre più spesso se ne infischiano delle regole. Cinque anni dopo l'entrata in vigore della legge Sirchia, il ministero della Salute fa dunque sapere che nel 9,2% dei locali controllati dai NAS si verificano infrazioni, mentre l'Istat afferma che è dal 2009 che si sta ufficialmente registrando un aumento costante dei consumatori di bionde. Oggi i fumatori rappresentano il 23,8% della popolazione. L'aumento più significativo riguarda individui di età compresa fra i 25 e 34 anni (dove la percentuale è del 31,4%).

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