lunedì 21 settembre 2009

Big One: California in preallarme

In California è allarme Big One. Il grande terremoto che i sismologi prevedono staccherà la California dal continente in un prossimo futuro potrebbe essere alle porte. Lo dice Yuri Fialko, geofisico dell’Università della California a San Diego, in un articolo apparso su Nature. Secondo lo scienziato la famosa faglia di San Andrea, nei pressi della quale sorgono metropoli fortemente urbanizzate come San Francisco, sarebbe, fra non molto, sottoposta a un livello di stress sufficiente a scatenare un terremoto di magnitudo superiore a 7. Potenzialmente coinvolte anche le città di Los Angeles e San Diego. I satelliti che hanno permesso a Fialko di arrivare a queste conclusioni sono stati forniti dall’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea. Attraverso il loro impiego lo studioso ha potuto riscontrare che, la parte meridionale della faglia, rispetto a quella settentrionale sede del disastroso terremoto del 1906, è da 300 anni che accumula energia. Dunque egli ritiene che, in base ai lenti spostamenti relativi della zolla pacifica e di quella nordamericana, nell’arco di questi 3 secoli, all’altezza della faglia si sarebbe accumulato un “deficit” di spostamento pari a 6-8 metri. In particolare, secondo le nuove misurazioni, durate 8 anni, i due plateau scivolano l’uno contro l’altro deformandosi al ritmo di 25millimetri all’anno. Se lo spazio tra i due blocchi continentali venisse recuperato in un singolo evento, il terremoto corrisponderebbe a una magnitudo 8. Studi analoghi sono stati condotti anche da esperti del U.S. Geological Survey Department arrivando alle medesime conclusioni. In questo caso gli scienziati hanno previsto, tra il 1988 e il 2017, il 50% di probabilità di andare incontro a un terremoto di magnitudo uguale o superiore a 7. Nuove stime indicano invece per l’arco di tempo compreso tra il 2002 e il 2031 il 70% di possibilità che si verifichi un terremoto superiore alla magnitudo 6,7.

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