giovedì 18 giugno 2009

Poliziotti, attori, cantastorie. Anche i robot cambiano lavoro


Robot di nuova generazione in grado di infiltrarsi nelle linee nemiche, controllare il movimento negli aeroporti, ma anche capaci semplicemente di divertire e intrattenere gli uomini. La ricerca tecnologica nell’ambito degli androidi sta facendo passi da gigante e oggi, in pratica, disponiamo di robot capaci di soddisfare ogni nostra esigenza. Tra le ultime novità troviamo il serpente robot, da poco realizzato da un team di ingegneri israeliani del Technion-Israel Institute di Haifa. Verrà presto utilizzato dall’esercito locale nelle operazioni di guerra e controspionaggio. La sua azione è assicurata da un sistema informatico dotato di sensori e telecamere. Lungo due metri, è in grado di muoversi agilmente su ogni tipo di terreno, imitando perfettamente lo zigzagare dei serpenti. Esternamente riproduce i colori del substrato su cui si muove rendendosi praticamente invisibile. L’idea è quello di utilizzarlo in tunnel, grotte, cavità naturali, eventualmente riempito di materiale esplosivo. Scopo invece del robot-furetto poliziotto è quello di aiutare le forze dell’ordine a stanare spacciatori di droga, trafficanti di armi, terroristi e criminali di ogni sorta. È stato messo a punto da scienziati inglesi dell’Università di Sheffield e finanziato dai tecnici dell’EPSRC. Sarà utilizzato negli aeroporti, presso dogane o luoghi di passaggio “caldi”. Di piccole dimensioni, circa 30 centimetri, è dotato di sensori a fibre ottiche e laser capaci di “leggere” la presenza di particelle pericolose nell’aria. Secondo Wired - che ha dedicato un servizio alla nuova generazione di robot - il robot-furetto potrebbe entrare in azione entro cinque anni. Finalizzato a tutt’altro scopo è invece Ninomiya Kun, detto anche il robot cantastorie. È stato messo a punto da ricercatori giapponesi della Waseda University. Notevole la differenza con il robot serpente e con il robot furetto. In questo caso si ha infatti a che fare con un androide a tutti gli effetti, che riproduce le fattezze di un bambino; inoltre non è indicato per azioni belliche o di polizia ma solo per il divertimento e l’intrattenimento delle persone. Il robot cantastorie è in grado, in particolare, di leggere attraverso un impianto occhi-telecamera un sintetizzare e un software peculiare. In questo momento gli ingegneri nipponici stanno lavorando per rendere la voce di Ninomiya Kum il più gradevole possibile così da allietare nel migliore dei modi le ore di grandi e piccini. Con Ninomiya Kum dal Giappone arriva anche il robot attore, che ha già dato prova della sua abilità. Recentemente due attori robot si sono infatti esibiti in una opera teatrale intitolata “Hataraku watashi”. Anche in questo caso, quindi, il riferimento è ad androidi di aspetto molto simile all’uomo, con volto, braccia, gambe, tronco, collo. I robot attori sono il risultato del lavoro svolto da esperti dell’Università di Osaka. Sono alti un metro e mezzo e pesano 30 chilogrammi. Una tournée dei cyber attori per i principali teatri del mondo a tutti gli effetti è in programma per il 2010. Tra le novità consolidate ricordiamo infine il robot cuoco, Motoman Sda10, una macchina di 220 chili, alta 135 centimetri, in grado di preparare pietanze come l’okonomiyaki (una specie di omelette), il robot direttore d’orchestra Asimo, che l’anno scorso ha diretto in un musical la Detroit Symphony Orchestra presso la Detroit School for the Arts; il robot subacqueo progettato per dare la caccia alle stelle di mare velenose e preservare lo sviluppo dei coralli.

(Pubblicato su Libero il 18 giugno 09)

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