giovedì 5 giugno 2008

Svolta domestica: ai fornelli i mariti superano le mogli

Dedicarsi ai fornelli. Ma anche lavare i pavimenti, pulire i vetri, fare il bucato, stendere i panni, rifare i letti, sono solo alcune delle più comuni attività domestiche. Un tempo infatti i cosiddetti “mestieri” erano quasi a esclusivo appannaggio delle mamme a casa, le casalinghe per antonomasia, perennemente in attesa del marito che rientrava dal lavoro o dei bimbi che tornavano da scuola. Al contrario, oggigiorno, vivendo in una società in cui quasi tutte la mamme lavorano, i “mestieri” non sono più solo una loro prerogativa, ma condizionano un po’ tutta la famiglia, soprattutto il partner. Risultato: l’uomo di oggi lavora molto più di prima, mentre la donna sgobba assai meno. È questo il dato saliente di una ricerca americana condotta da scienziati dell’università del Michigan. In generale lo studio rivela che le faccende domestiche di oggi riguardano soprattutto le persone sposate. In particolare una donna che si sposa lavora in media, per la casa, sette ore in più rispetto a quando viveva sola o con la famiglia di origine; l’uomo un’ora in più. C’è però da sottolineare che nel 1976 le appartenenti al gentil sesso dedicavano alla casa 26 ore alla settimana, contro le 17 in media di oggi. Al contrario i maschi di trenta anni fa faticavano molto meno fra le mura domestiche, 6 ore nel 1976, contro le 13 ore odierne. A queste conclusioni gli studiosi statunitensi sono giunti analizzando i diari compilati da numerosi americani dal 1969 al 2005, e raccolti dall’U-M Institute for Social Research (IRS). “Le cose evidentemente sono cambiate rispetto a un tempo – ammette l’economista Frank Stafford, a capo delle ricerche -. Certamente ogni caso è a sé; ma in generale possiamo dire che questo è ciò che accade con il matrimonio. L’uomo lavora di più, la donna di meno. Una situazione che tende a peggiorare con l’arrivo dei bimbi”. Gli specialisti hanno anche sottoposto i partecipanti al test ad alcuni questionari, per capire meglio come gli yankee trascorrono il tempo libero, e quanto tempo dedicano alle pulizie di casa. Fra i “mestieri” tradizionali erano incluse azioni come far da mangiare, spolverare i mobili, pulire le piastrelle; non erano invece prese in considerazione operazioni come lavare la macchina, coltivare l’orto e il giardino, riparare tubature o cavi elettrici guasti. I ricercatori hanno infine visto che le persone che in assoluto, oggigiorno, lavorano meno in casa sono i single maschi che sgobbano in media 7-8 ore alla settimana; (nel 1976 erano invece i maschi sposati con appena 6 ore alla settimana di lavori casalinghi). A seguire ci sono le donne single e gli uomini sposati, mentre, come dicevano, chi lavora più di tutti sono le donne maritate. In particolare le donne sposate lavorano molto di più se hanno figli. Mamme con più di tre bimbi in media dedicano alla casa 28 ore alla settimana. Papà con più di tre bambini non più di 10 ore alla settimana. E in Italia? La situazione è analoga: anche da noi quindi i maschi si danno da fare di più rispetto a trenta anni fa, benché rimangano le donne quelle che faticano maggiormente. In particolare nella vita quotidiana delle donne del Belpaese sono protagoniste le pulizie (1 ora e mezza) e la preparazione del cibo (1 ora e 19 minuti), lavaggio piatti (35 minuti) e la stiratura (20 minuti). Sul versante opposto, invece, l’uomo italiano è quello che lavora meno in casa tra gli europei: il 30 percento non fa niente e in media dedica ai lavori domestici appena 1 ora e 35 minuti al giorno. Ne consegue che gli uomini italiani, pur lavorando di più, hanno mediamente più tempo libero a disposizione delle donne.

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